La sua corporatura molto robusta la rese infatti un'attrice specializzata in ruoli particolari, da classica caratterista. Si laureò quindi presso la School of the Arts della New York University (oggi TISCH School Of The Arts, la Scuola di Cinema), poi tornò a stabilirsi in Inghilterra. Nel 1972 prese parte a Miss Word Alternative, ricevendo la fascia di Miss Southern Comfort: si trattava di un Concorso alternativo, cui prendevano parte anche molte drag queen, che premiava soprattutto la caratterizzazione degli abiti. Nel 1973 arriva il suo primo lavoro per la televisione: è Angela Daniels in “Any complaints?”, uno degli ultimi episodi della Serie Doctor in Change, trasmessa dalla rete britannica ITV. L’anno seguente, all’età di quasi trent’anni, debutta finalmente al cinema, con uan piccola parte nel film The Mutations, ultimo film da regista di di Jack Cardiff. Nel 1975, invece, interpreta una ragazza in un Pub nell’episodio “Golden Boy” della serie L'Ispettore Regan, per la regia di Tom Clegg.
Nello stesso anno sostenne un provino con Federico Fellini, il quale si trovava a Londra per il suo film “Il Casanova di Federico Fellini”: cercava una donna adatta per il ruolo della Gigantessa. Fellini alla fine scelse Sandy Allen, ma pare che il regista italiano rimase comunque colpito dalla Fullenwider, al punto che nel tempo nacque una solida amicizia tra i due. Lo stesso Fellini avrebbe poi riferito che l’avrebbe ritenuta in considerazione per un suo futuro film, ma morì nel 1993 senza che arrivasse il progetto giusto per lavorare insieme. Comunque arrivò casualmente anche la chiamata per una produzione italiana: sempre nel 1975 debutta al Cinema con un ruolo da protagonista in Una sera c'incontrammo, dove interpreta la figlia di un ricco industriale statunitense, al volante di una Pontiac LeMans Convertible del 1966, che si innamora a prima vista di un operaio, interpretato da Johnny Dorelli, Il critico cinematografico Massimo Bertarelli definì così la sua interpretazione: «Simpatica l'ingombrante e poco seducente Fran Fullenwider, una meteora, o meglio, un meteorite, a Cinecittà».
Sempre nel 1975, anno per lei molto prolifico, prende parte all'ormai film cult The Rocky Horror Show, pellicola decisamente fuori dagli schemi per l'esplicita trattazione di tematiche sessuali, cosa che la rese rivoluzionaria per l'epoca in cui fu prodotta e che ancora oggi presenta elementi di trasgressività non comuni. I ruoli eterosessuali, bisessuali e il travestitismo vengono esibiti in quel film in un'allegoria pronta ad attingere da ogni situazione per irridere o dimostrare quanto siano effimeri i ruoli imposti dalla "normalità". Nella classifica dei migliori 50 cult movies, stilata nel 2003 dalla rivista statunitense Entertainment Weekly, viene piazzato al primo posto. Fran Fullenwider avrà un ruolo importante anche in L'affittacamere del 1976 dove è Angela Mainardi, l'ingenua sorella di Gloria Guida (suo esatto opposto: bionda, magra e seducente), mentre nel 1978 è sul set di Melodrammore, discussa pellicola diretta da Maurizio Costanzo, nel quale interpreta una donna, ovviamente robusta, che viene preferita dal protagonista ad una ragazza che nel film ha le sembianze dell'attrice Jenny Tamburi. In quegli anni il nome della Fullenwider stava riscuotendo l’attenzione dei media: molte riviste le dedicarono ampi servizi grazie soprattutto al suo atteggiamento molto positivo nei confronti del suo corpo, affermando di essere orgogliosa del suo peso e di non aver avuto mai seriamente intenzione di ridurlo. Inoltre affermò che nonostante questo, ricevette un gran numero di lettere dai fan e addirittura diverse proposte di matrimonio, ma non arrivò mai a sposarsi.
Nel 1980 recitò nel film Il Club del Mostri, film appartenente al genere horror-humour: si racconta che per accettare la proposta, richiese alla produzione di essere accreditata come “Special Guest Star” nonché una Limousine a disposizione per accompagnarla sul set. In quel decennio partecipa a diverse produzioni britanniche, recitando per l'ultima volta nel 1995 nel ruolo di una contessa nell'episodio "Il ritratto ovale" de I racconti del mistero e del terrore, una serie televisiva di 13 episodi basata sull'omonima raccolta di racconti di Edgar Allan Poe pubblicato nel 1908. La carriera di Fullenwider finì curiosamente con il genere horror, più o meno allo stesso modo in cui era cominciata. Purtroppo è morta prematuramente per un infarto e un'emorragia interna all'apparato gastrointestinale all'età di 51 anni a Westminster, un quartiere di Londra, il 2 maggio 1997, presso il Princes Grace Hospital, probabilmente per cause legate all'obesità.
La sua corporatura molto robusta la rese infatti un'attrice specializzata in ruoli particolari, da classica caratterista. Si laureò quindi presso la School of the Arts della New York University (oggi TISCH School Of The Arts, la Scuola di Cinema), poi tornò a stabilirsi in Inghilterra. Nel 1972 prese parte a Miss Word Alternative, ricevendo la fascia di Miss Southern Comfort: si trattava di un Concorso alternativo, cui prendevano parte anche molte drag queen, che premiava soprattutto la caratterizzazione degli abiti. Nel 1973 arriva il suo primo lavoro per la televisione: è Angela Daniels in “Any complaints?”, uno degli ultimi episodi della Serie Doctor in Change, trasmessa dalla rete britannica ITV. L’anno seguente, all’età di quasi trent’anni, debutta finalmente al cinema, con uan piccola parte nel film The Mutations, ultimo film da regista di di Jack Cardiff. Nel 1975, invece, interpreta una ragazza in un Pub nell’episodio “Golden Boy” della serie L'Ispettore Regan, per la regia di Tom Clegg.
Nello stesso anno sostenne un provino con Federico Fellini, il quale si trovava a Londra per il suo film “Il Casanova di Federico Fellini”: cercava una donna adatta per il ruolo della Gigantessa. Fellini alla fine scelse Sandy Allen, ma pare che il regista italiano rimase comunque colpito dalla Fullenwider, al punto che nel tempo nacque una solida amicizia tra i due. Lo stesso Fellini avrebbe poi riferito che l’avrebbe ritenuta in considerazione per un suo futuro film, ma morì nel 1993 senza che arrivasse il progetto giusto per lavorare insieme. Comunque arrivò casualmente anche la chiamata per una produzione italiana: sempre nel 1975 debutta al Cinema con un ruolo da protagonista in Una sera c'incontrammo, dove interpreta la figlia di un ricco industriale statunitense, al volante di una Pontiac LeMans Convertible del 1966, che si innamora a prima vista di un operaio, interpretato da Johnny Dorelli, Il critico cinematografico Massimo Bertarelli definì così la sua interpretazione: «Simpatica l'ingombrante e poco seducente Fran Fullenwider, una meteora, o meglio, un meteorite, a Cinecittà».
Sempre nel 1975, anno per lei molto prolifico, prende parte all'ormai film cult The Rocky Horror Show, pellicola decisamente fuori dagli schemi per l'esplicita trattazione di tematiche sessuali, cosa che la rese rivoluzionaria per l'epoca in cui fu prodotta e che ancora oggi presenta elementi di trasgressività non comuni. I ruoli eterosessuali, bisessuali e il travestitismo vengono esibiti in quel film in un'allegoria pronta ad attingere da ogni situazione per irridere o dimostrare quanto siano effimeri i ruoli imposti dalla "normalità". Nella classifica dei migliori 50 cult movies, stilata nel 2003 dalla rivista statunitense Entertainment Weekly, viene piazzato al primo posto. Fran Fullenwider avrà un ruolo importante anche in L'affittacamere del 1976 dove è Angela Mainardi, l'ingenua sorella di Gloria Guida (suo esatto opposto: bionda, magra e seducente), mentre nel 1978 è sul set di Melodrammore, discussa pellicola diretta da Maurizio Costanzo, nel quale interpreta una donna, ovviamente robusta, che viene preferita dal protagonista ad una ragazza che nel film ha le sembianze dell'attrice Jenny Tamburi. In quegli anni il nome della Fullenwider stava riscuotendo l’attenzione dei media: molte riviste le dedicarono ampi servizi grazie soprattutto al suo atteggiamento molto positivo nei confronti del suo corpo, affermando di essere orgogliosa del suo peso e di non aver avuto mai seriamente intenzione di ridurlo. Inoltre affermò che nonostante questo, ricevette un gran numero di lettere dai fan e addirittura diverse proposte di matrimonio, ma non arrivò mai a sposarsi.
Nel 1980 recitò nel film Il Club del Mostri, film appartenente al genere horror-humour: si racconta che per accettare la proposta, richiese alla produzione di essere accreditata come “Special Guest Star” nonché una Limousine a disposizione per accompagnarla sul set. In quel decennio partecipa a diverse produzioni britanniche, recitando per l'ultima volta nel 1995 nel ruolo di una contessa nell'episodio "Il ritratto ovale" de I racconti del mistero e del terrore, una serie televisiva di 13 episodi basata sull'omonima raccolta di racconti di Edgar Allan Poe pubblicato nel 1908. La carriera di Fullenwider finì curiosamente con il genere horror, più o meno allo stesso modo in cui era cominciata. Purtroppo è morta prematuramente per un infarto e un'emorragia interna all'apparato gastrointestinale all'età di 51 anni a Westminster, un quartiere di Londra, il 2 maggio 1997, presso il Princes Grace Hospital, probabilmente per cause legate all'obesità.
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