Advertisement

Harriet Matilda <I>Robbins Thynne Inghirami</I> Grabau

Advertisement

Harriet Matilda Robbins Thynne Inghirami Grabau

Birth
England
Death
18 Jun 1873 (aged 76–77)
Burial
Florence, Città Metropolitana di Firenze, Toscana, Italy Add to Map
Plot
F9R/ F21/ (137) 1218/
Memorial ID
View Source
. . . AND SISTER OF THE REV. GEORGE ROBBINS/ DIED JUNE // ERECTED IN AFFECTIONATE REMEMBRANCE/ BY HER LOVING NIECES/ RESURGAM

Harriet Matilda Robbins, daughter of Thomas Robbins, married (1) 'Lord Thomas Thynne, eldest son of the 2nd Marquess of Bath, styled Viscount Weymouth. Member of Parliament (Tory) for Weobley 1818-20 (b. 9 Apr 1796; dvp. 16 Jan 1837), 11 May 1820; (2) Count Inghirami; (3) Carlo Grabau, Hanseatic Consul at Livorno, m. to 'Enrichetta Inghirami, patrizia Volterrana': 'Niccolò Inghirami Fei (1804-1869) Console d’Austria a Livorno. Nato ad Amburgo nel 1804 dal cav. Lino Marcello Inghirami Fei e da Maria Giuseppa di Sebastiano Benedetto Riccobaldi Del Bava, fu il secondogenito di sette fratelli. I suoi genitori si trovavano ad Amburgo fin dal 1799 poiché suo padre, particolarmente distintosi nel raccogliticcio esercito di sanfedisti che, mentre Napoleone si trovava in Egitto, era riuscito a rioccupare la Toscana cacciandone i francesi, aveva preferito in seguito mettersi al sicuro con la famiglia abbandonando l’Italia. Marcello Inghirami, infatti, in qualità di generale riconquistò Volterra, mentre suo fratello Curzio, che fungeva da suo luogotenente, entrò col suo esercito in Livorno abbandonata dai francesi. Furono però successi assai effimeri: dopo il ritorno di Napoleone e la vittoria di Marengo, i francesi s’impadronirono nuovamente dell’Italia obbligando pertanto gli oppositori che si erano maggiormente esposti a cercare scampo con la fuga. Marcello Inghirami si trasferì così in Germania e mentre il suo figlio primogenito Sebastiano si stabilì definitivamente ad Amburgo, ove ebbe numerosa prole, Niccolò (che rimase sempre celibe) preferì ritornare in Italia e si stabilì a Livorno dove già viveva sua sorella Enrichetta sposata al console del regno di Hannover Carlo Grabau. Qui Niccolò lavorò per l’amministrazione lorenese che trovò in lui un funzionano abile e fidato ed alla quale egli rimase sempre fedele anche durante la cruenta occupazione austriaca di Livorno che seguì al ritorno in Toscana di Leopoldo II. Per la grande stima che si era universalmente guadagnato, dopo la caduta del governo lorenese e al sopravvento del Regno d’Italia, poté esercitare, proprio a Livorno, la carica di console dell’Impero austro-ungarico. Accadde così che nel maggio del 1869 fu incaricato di accompagnare al porto della città il generale Folliot de Crenneville, di origine francese, che, passato al servizio dell’Austria, era stato nominato nel 1849 governatore di Livorno e che durante il periodo dello stato d’assedio a cui allora fu sottoposta la città si era distinto per la ferocia e l’implacabile tracotanza con cui aveva esercitato le sue funzioni repressive. La notizia della sua presenza in città si sparse subito alimentando propositi di vendetta. La sera del 24 maggio 1869 il conte de Crenneville e l’Inghirami raggiunsero il porto dove l’ex governatore doveva imbarcarsi sul piroscafo Sardegna ma giunti dinanzi al monumento dei "Quattro Mori” alcuni uomini che li avevano seguiti si fecero avanti ed un colpo di pugnale trafisse il volto del generale. L’Inghirami si piegò per soccorrere il ferito, ma nella concitazione di quei momenti fu colpito mortalmente da una nuova pugnalata diretta al conte; egli cadde pertanto esanime sul corpo del de Crenneville che invece se la cavò con poche ferite lievi. La sera stessa la sua salma fu trasportata con gran seguito popolare al cimitero della Misericordia dove ebbe una modesta sepoltura arricchita in seguito, su ordine dell’imperatore Francesco Giuseppe, da una lapide sormontata da una croce di marmo. Il processo che seguì all’attentato si concluse con l’assoluzione degli imputati: l’uccisione di Niccolò Inghirami restò dunque impunita ed il vero movente che fu all’origine questo fatto di sangue, anche a causa di forti pressioni politiche, non fu mai chiarito'. From which we assume that she is his widowed sister-in-law, Enrichetta, now married to the Hanoverian Consul, so that he as Austrian Consul can live with them. There are archival materials in Livorno from Enrichetta Inghirami. In connection with the Villa Grabau in Lucca we learn that 'Carlo Grabau, di nobili origini tedesche, nato ad Amburgo nel 1784, si era trasferito a Livorno come Console Generale delle Città Anseatiche del Mare del Nord presso il Granduca di Toscana ed aveva sposato Enrichetta Inghirami, patrizia Volterrana'. 'Carlo di Amburgo, console di Annover e di altri Stati in Livorno e ammogliato con Enrichetta Inghirami, patrizia volterrana, fu ammesso alla nobiltà di Volterra nel 1836. La famiglia è iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di Nobile di Volterra e nobile di Livorno'. She continued during her further marriages to sign herself 'Weymouth'. Daniel-Claudiu Dumitrescu has restored and cleaned her badly vandalized tomb and that of her clergyman brother E101/ REVD GEORGE ROBBINS.

Eglise Evangelique-Reformée de Florence Régistre des Morts: Henriette Vedova Inghirami, Angleterre, Rentier, fille de Thomas Robins/ IV: 1871-1875 'Registre des Sepultures' avec detail des frais, Francs 524, B/ Records, Guildhall Library, London: GL23777/1 N° 510, Burial 25/03, Rev Tottenham, via Cavour, 22/ Obituary, Pall Mall Gazette, Harriet Inghirami Countess, widow of Thomas, Viscount Weymouth/ Registro alfabetico delle persone tumulate nel Cimitero di Pinti: Inghirami nata Robins/ Vedova Enrichetta/ Tommaso/ Inghilterra/ Firenze/ 18 Guigno/ 1873/ Anni 77/ 1218/ See E101/ REVD GEORGE ROBBINS/ N&Q 410. by Viscount Weymouth, and sister of the Rev. George Robbins, ob. 18 June, 1873. Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, 1827-present.
. . . AND SISTER OF THE REV. GEORGE ROBBINS/ DIED JUNE // ERECTED IN AFFECTIONATE REMEMBRANCE/ BY HER LOVING NIECES/ RESURGAM

Harriet Matilda Robbins, daughter of Thomas Robbins, married (1) 'Lord Thomas Thynne, eldest son of the 2nd Marquess of Bath, styled Viscount Weymouth. Member of Parliament (Tory) for Weobley 1818-20 (b. 9 Apr 1796; dvp. 16 Jan 1837), 11 May 1820; (2) Count Inghirami; (3) Carlo Grabau, Hanseatic Consul at Livorno, m. to 'Enrichetta Inghirami, patrizia Volterrana': 'Niccolò Inghirami Fei (1804-1869) Console d’Austria a Livorno. Nato ad Amburgo nel 1804 dal cav. Lino Marcello Inghirami Fei e da Maria Giuseppa di Sebastiano Benedetto Riccobaldi Del Bava, fu il secondogenito di sette fratelli. I suoi genitori si trovavano ad Amburgo fin dal 1799 poiché suo padre, particolarmente distintosi nel raccogliticcio esercito di sanfedisti che, mentre Napoleone si trovava in Egitto, era riuscito a rioccupare la Toscana cacciandone i francesi, aveva preferito in seguito mettersi al sicuro con la famiglia abbandonando l’Italia. Marcello Inghirami, infatti, in qualità di generale riconquistò Volterra, mentre suo fratello Curzio, che fungeva da suo luogotenente, entrò col suo esercito in Livorno abbandonata dai francesi. Furono però successi assai effimeri: dopo il ritorno di Napoleone e la vittoria di Marengo, i francesi s’impadronirono nuovamente dell’Italia obbligando pertanto gli oppositori che si erano maggiormente esposti a cercare scampo con la fuga. Marcello Inghirami si trasferì così in Germania e mentre il suo figlio primogenito Sebastiano si stabilì definitivamente ad Amburgo, ove ebbe numerosa prole, Niccolò (che rimase sempre celibe) preferì ritornare in Italia e si stabilì a Livorno dove già viveva sua sorella Enrichetta sposata al console del regno di Hannover Carlo Grabau. Qui Niccolò lavorò per l’amministrazione lorenese che trovò in lui un funzionano abile e fidato ed alla quale egli rimase sempre fedele anche durante la cruenta occupazione austriaca di Livorno che seguì al ritorno in Toscana di Leopoldo II. Per la grande stima che si era universalmente guadagnato, dopo la caduta del governo lorenese e al sopravvento del Regno d’Italia, poté esercitare, proprio a Livorno, la carica di console dell’Impero austro-ungarico. Accadde così che nel maggio del 1869 fu incaricato di accompagnare al porto della città il generale Folliot de Crenneville, di origine francese, che, passato al servizio dell’Austria, era stato nominato nel 1849 governatore di Livorno e che durante il periodo dello stato d’assedio a cui allora fu sottoposta la città si era distinto per la ferocia e l’implacabile tracotanza con cui aveva esercitato le sue funzioni repressive. La notizia della sua presenza in città si sparse subito alimentando propositi di vendetta. La sera del 24 maggio 1869 il conte de Crenneville e l’Inghirami raggiunsero il porto dove l’ex governatore doveva imbarcarsi sul piroscafo Sardegna ma giunti dinanzi al monumento dei "Quattro Mori” alcuni uomini che li avevano seguiti si fecero avanti ed un colpo di pugnale trafisse il volto del generale. L’Inghirami si piegò per soccorrere il ferito, ma nella concitazione di quei momenti fu colpito mortalmente da una nuova pugnalata diretta al conte; egli cadde pertanto esanime sul corpo del de Crenneville che invece se la cavò con poche ferite lievi. La sera stessa la sua salma fu trasportata con gran seguito popolare al cimitero della Misericordia dove ebbe una modesta sepoltura arricchita in seguito, su ordine dell’imperatore Francesco Giuseppe, da una lapide sormontata da una croce di marmo. Il processo che seguì all’attentato si concluse con l’assoluzione degli imputati: l’uccisione di Niccolò Inghirami restò dunque impunita ed il vero movente che fu all’origine questo fatto di sangue, anche a causa di forti pressioni politiche, non fu mai chiarito'. From which we assume that she is his widowed sister-in-law, Enrichetta, now married to the Hanoverian Consul, so that he as Austrian Consul can live with them. There are archival materials in Livorno from Enrichetta Inghirami. In connection with the Villa Grabau in Lucca we learn that 'Carlo Grabau, di nobili origini tedesche, nato ad Amburgo nel 1784, si era trasferito a Livorno come Console Generale delle Città Anseatiche del Mare del Nord presso il Granduca di Toscana ed aveva sposato Enrichetta Inghirami, patrizia Volterrana'. 'Carlo di Amburgo, console di Annover e di altri Stati in Livorno e ammogliato con Enrichetta Inghirami, patrizia volterrana, fu ammesso alla nobiltà di Volterra nel 1836. La famiglia è iscritta nell'Elenco Ufficiale Nobiliare Italiano col titolo di Nobile di Volterra e nobile di Livorno'. She continued during her further marriages to sign herself 'Weymouth'. Daniel-Claudiu Dumitrescu has restored and cleaned her badly vandalized tomb and that of her clergyman brother E101/ REVD GEORGE ROBBINS.

Eglise Evangelique-Reformée de Florence Régistre des Morts: Henriette Vedova Inghirami, Angleterre, Rentier, fille de Thomas Robins/ IV: 1871-1875 'Registre des Sepultures' avec detail des frais, Francs 524, B/ Records, Guildhall Library, London: GL23777/1 N° 510, Burial 25/03, Rev Tottenham, via Cavour, 22/ Obituary, Pall Mall Gazette, Harriet Inghirami Countess, widow of Thomas, Viscount Weymouth/ Registro alfabetico delle persone tumulate nel Cimitero di Pinti: Inghirami nata Robins/ Vedova Enrichetta/ Tommaso/ Inghilterra/ Firenze/ 18 Guigno/ 1873/ Anni 77/ 1218/ See E101/ REVD GEORGE ROBBINS/ N&Q 410. by Viscount Weymouth, and sister of the Rev. George Robbins, ob. 18 June, 1873. Chiesa Evangelica Riformata Svizzera, 1827-present.


Advertisement

  • Created by: Elisa Rolle
  • Added: Apr 10, 2016
  • Find a Grave Memorial ID:
  • Find a Grave, database and images (https://www.findagrave.com/memorial/160846558/harriet_matilda-grabau: accessed ), memorial page for Harriet Matilda Robbins Thynne Inghirami Grabau (1796–18 Jun 1873), Find a Grave Memorial ID 160846558, citing Cimitero Acattolico, Florence, Città Metropolitana di Firenze, Toscana, Italy; Maintained by Elisa Rolle (contributor 48982101).