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Teodorico Pietrocola Rossetti

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Teodorico Pietrocola Rossetti

Birth
Death
3 Jun 1883 (aged 57)
Burial
Florence, Città Metropolitana di Firenze, Toscana, Italy Add to Map
Plot
2PPsSA II 04s
Memorial ID
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Teodorico Pietrocòla-Rossetti (Vasto, 26 novembre 1825 – Firenze, 3 giugno 1883) è stato un predicatore evangelico e un patriota italiano durante la stagione del Risorgimento. Era cugino di secondo grado del poeta e pittore pre-raffaellita italo-inglese Dante Gabriel Rossetti, ed amico di Lewis Carroll per il quale tradusse in italiano Alice nel paese delle meraviglie.

Rivoluzionario mazziniano, Teodorico Pietrocola Rossetti era stato condannato a morte nel Regno di Napoli per aver partecipato ai moti rivoluzionari del 1848, e fuggì in Inghilterra per salvarsi la vita, accolto da Gabriele Rossetti, suo cugino materno.

T. Pietrocola Rossetti si convertì nel 1853 al cristianesimo evangelico su impulso del nobile Piero Guicciardini, che conobbe in casa di Gabriele Rossetti; ambedue frequentarono per un certo tempo i gruppi di evangelici a Londra.

Nel 1857 Teodorico Pietrocola Rossetti poté rientrare in Italia (in Piemonte), grazie ad un passaporto a firma del conte di Cavour con la motivazione: "per andare ad Alessandria a predicare l'Evangelo": da allora si mise al lavoro con una testimonianza continua e costante, formando comunità evangeliche. Viene considerato fra i fondatori delle Chiese dei fratelli in Italia, quando prese le distanze dal movimento della Chiesa cristiana libera.

Nel maggio del 1857 T. Pietrocola Rossetti si stabilì ad Alessandria e inizia un'opera di evangelizzazione: nacquero, infatti, diverse comunità nel Piemonte.

La collaborazione con il Guicciardini, che egli considerava una sorta di "padre spirituale", rimase costante: Piero Guicciardini era il principale organizzatore della campagna di evangelizzazione in Italia: si manteneva in contatto con vari comitati evangelici a Nizza e Ginevra, e con gli amici in Gran Bretagna, teneva l'amministrazione, inviava resoconti dell'Opera ai donatori, manteneva contatti con le autorità pubbliche. Al Rossetti spettava il compito di evangelizzare, curare i nuovi convertiti, riunirli in comunità, istruire i futuri evangelisti, scrivere inni, insegnare ed esercitare la cura d'anime. Inoltre, dove era possibile, fondava scuole.

Dotato di notevoli capacità organizzative, si circondò di un gruppo di giovani che egli chiamava “operai del Signore”: costoro si mettevano in cammino, a due a due, e, a piedi, di paese in paese, con alcuni foglietti e copie del vangelo in tasca, cercavano di comunicare con i passanti. Gli interessati li invitavano a casa propria ed era nelle case che si formavano gruppi per la lettura biblica, la preghiera ed il canto, non essendovi ancora il permesso di tenere riunioni pubbliche. Spesso questi evangelisti si scontravano con il clero cattolico-romano locale che, non di rado, al grido di «Arrivano i protestanti», sollevava la popolazione che li accoglieva a sassate.

Alcune comunità nacquero lungo le direttrici ferroviarie intorno ad Alessandria, uno dei principali nodi ferroviari dell'Italia settentrionale. Tra gli "operai" spesso vi erano dei ferrovieri che, durante le pause del servizio, illustravano ai colleghi la fede evangelica.

Nel 1866 Rossetti e la moglie si trasferirono a Firenze, in un piccolo appartamento messo a loro disposizione dal Guicciardini.

Nel 1870 Rossetti iniziò la pubblicazione del periodico: “La Vedetta Cristiana”. Nel 1874 si fece battezzare a Bologna. Nel 1881 venne colpito da paralisi, e morì il 3 giugno 1883, all'età di 58 anni.

Teodorico Pietrocola Rossetti compose o tradusse in italiano numerosi inni evangelici.
Teodorico Pietrocòla-Rossetti (Vasto, 26 novembre 1825 – Firenze, 3 giugno 1883) è stato un predicatore evangelico e un patriota italiano durante la stagione del Risorgimento. Era cugino di secondo grado del poeta e pittore pre-raffaellita italo-inglese Dante Gabriel Rossetti, ed amico di Lewis Carroll per il quale tradusse in italiano Alice nel paese delle meraviglie.

Rivoluzionario mazziniano, Teodorico Pietrocola Rossetti era stato condannato a morte nel Regno di Napoli per aver partecipato ai moti rivoluzionari del 1848, e fuggì in Inghilterra per salvarsi la vita, accolto da Gabriele Rossetti, suo cugino materno.

T. Pietrocola Rossetti si convertì nel 1853 al cristianesimo evangelico su impulso del nobile Piero Guicciardini, che conobbe in casa di Gabriele Rossetti; ambedue frequentarono per un certo tempo i gruppi di evangelici a Londra.

Nel 1857 Teodorico Pietrocola Rossetti poté rientrare in Italia (in Piemonte), grazie ad un passaporto a firma del conte di Cavour con la motivazione: "per andare ad Alessandria a predicare l'Evangelo": da allora si mise al lavoro con una testimonianza continua e costante, formando comunità evangeliche. Viene considerato fra i fondatori delle Chiese dei fratelli in Italia, quando prese le distanze dal movimento della Chiesa cristiana libera.

Nel maggio del 1857 T. Pietrocola Rossetti si stabilì ad Alessandria e inizia un'opera di evangelizzazione: nacquero, infatti, diverse comunità nel Piemonte.

La collaborazione con il Guicciardini, che egli considerava una sorta di "padre spirituale", rimase costante: Piero Guicciardini era il principale organizzatore della campagna di evangelizzazione in Italia: si manteneva in contatto con vari comitati evangelici a Nizza e Ginevra, e con gli amici in Gran Bretagna, teneva l'amministrazione, inviava resoconti dell'Opera ai donatori, manteneva contatti con le autorità pubbliche. Al Rossetti spettava il compito di evangelizzare, curare i nuovi convertiti, riunirli in comunità, istruire i futuri evangelisti, scrivere inni, insegnare ed esercitare la cura d'anime. Inoltre, dove era possibile, fondava scuole.

Dotato di notevoli capacità organizzative, si circondò di un gruppo di giovani che egli chiamava “operai del Signore”: costoro si mettevano in cammino, a due a due, e, a piedi, di paese in paese, con alcuni foglietti e copie del vangelo in tasca, cercavano di comunicare con i passanti. Gli interessati li invitavano a casa propria ed era nelle case che si formavano gruppi per la lettura biblica, la preghiera ed il canto, non essendovi ancora il permesso di tenere riunioni pubbliche. Spesso questi evangelisti si scontravano con il clero cattolico-romano locale che, non di rado, al grido di «Arrivano i protestanti», sollevava la popolazione che li accoglieva a sassate.

Alcune comunità nacquero lungo le direttrici ferroviarie intorno ad Alessandria, uno dei principali nodi ferroviari dell'Italia settentrionale. Tra gli "operai" spesso vi erano dei ferrovieri che, durante le pause del servizio, illustravano ai colleghi la fede evangelica.

Nel 1866 Rossetti e la moglie si trasferirono a Firenze, in un piccolo appartamento messo a loro disposizione dal Guicciardini.

Nel 1870 Rossetti iniziò la pubblicazione del periodico: “La Vedetta Cristiana”. Nel 1874 si fece battezzare a Bologna. Nel 1881 venne colpito da paralisi, e morì il 3 giugno 1883, all'età di 58 anni.

Teodorico Pietrocola Rossetti compose o tradusse in italiano numerosi inni evangelici.


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